Discendenza Italia
(L'insegnamento in Italia negli anni)
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Mr. Henri Thomasson

(1910 – 1996) Allievo di G.I. Gurdjieff, scoprì il suo insegnamento grazie a Mad.me Henriette Lannes,

che a partire dal 1947 lo introdusse all’interno dei gruppi guidati a Parigi dalla signora Jeanne de Salzmann. I due anni trascorsi a fianco di Gurdjieff, trasformarono la sua vita, che a partire da quel momento, egli consacrò allo studio e alla pratica delle idee legate al “Lavoro”, il particolare insegnamento trasmesso dal Maestro ai propri allievi.
Fu esponente di primo piano dell’Istituto Gurdjieff e fu tra i responsabili dei Gruppi di Lione, su incarico dello stesso Gurdjieff.
Scrisse numerosi libri sul Lavoro, alcuni dei quali sono stati tradotti in Italiano e pubblicati negli anni Novanta dalla Casa editrice L’Ottava, fondata da Franco Battiato.
Il cantautore siciliano fu uno dei principali allievi di Thomasson, che a partire dai primi anni Settanta, contribuì a costituire i primi nuclei italiani legati alla Gurdjieff Foundation, la Scuola che porta avanti in tutto il mondo il diretto insegnamento di G. I. Gurdjieff. Fu, infatti, proprio Thomasson a “portare” in Italia il Lavoro di Gurdjieff, attraverso la nascita delle “Associazioni e Centri italiani studi sull’uomo G.I. Gurdjieff”, sezione italiana (tuttora operativa) della Fondazione Gurdjieff.
Con lo pseudonimo Tommaso Tramonti, Thomasson scrisse le parole di alcuni celebri brani musicali dello stesso Battiato, fra cui L’esodo, Clamori e Chanson Egocentrique, ma anche il testo del brano Bing Bang Being di Giuni Russo.
Nell’altro suo brano dal titolo “Il vento folle”, la cantante palermitana sottolinea come intere parti di questo pezzo siano tratte dal libro “Prima dell’alba” di Thomasson.
Fra i libri dell’autore francese tradotti in Italiano, ci sono:
Prima dell’alba e Bagliori dell’anima (L’Ottava – Casa Editrice fondata da Franco Battiato).
In lingua italiana sono stati pubblicati, a firma di Henri Thomasson anche il libro Il pellegrinag-gio e altri scritti (a cura del Centro italiano studi sull’uomo G.I. Gurdjieff), oggi ripubblicato nel volume Battaglia per il presente, e Umbria terra di magia, con una introduzione di Franco Battiato.
Thomasson pubblicò anche una fiaba per bambini, dal titolo “La vera storia di Kas-Kas” il piccolo scoiattolo, su musiche di Francesco Messina.
Ad Henri Thomasson si deve la traduzione in lingua italiana del libro “Frammenti di un inse-gnamento sconosciuto” di Pëtr Demianovič Ouspensky.
Opere in francese:
Batailles pour le present: Journal d’une experience 1947–1967 (1974)
Les Chemins Contraires (1981)
A La Source du Vivant (1988)
Opere in italiano:
Il pellegrinaggio e altri scritti
Prima dell’alba (L’Ottava, 1988)
Bagliori dell’Anima (L’Ottava, 1992)
Umbria terra di magia (Ediart,1995)
Battaglia per il presente. Diario di una esperienza: 1947-1967 secondo l’Insegnamento lasciato da G.I. Gurdjieff (Libreria editrice Psiche, 2011)
Da Il pellegrinaggio e altri scritti:
Essere… Senza parole né immagini né un qualsiasi riferimento; tutto comincia con una strana sensazione di non-essere, una presenza certa né percepita né rappresentata, eppure evidente quando, non si sa come, la durata e lo spazio sono cancellati e rimane solo ciò che non ha né forma né passato né divenire, e tuttavia è; che non è né in noi, né fuori di noi, ed ugualmente è, inaccessibile allo spirito e che forse è lo Spirito.
Lo Spirito… la vita.
L’attenzione, ci disse è il cemento che unisce i materiali di qualsiasi materialità esistente o apparente nel campo di attività dei diversi organi di percezione di cui dispongono gli esseri viventi.
La prova che il miele è dolce sta nella bocca e non nel miele!
“L’IO è come un immenso silenzio che appare quando la sensazione che abbiamo dell’ego tace.
Forse allora una sensazione di ciò che è immobile, di qualcosa che provo indipendente, appare in me, qualcosa che non è coinvolta né dal passato né dal futuro (dunque non dal tempo).
Considerare che il mondo della manifestazione è collegato direttamente a quello che, nella vita funzionale, mi sento essere.
“IO”, al contrario, è collegato ad un livello che è fuori dal mondo della manifestazione.
“IO” è il Tutto, l’”IO” è Dio. (attenzione a non prendere questa analogia alla lettera, questo deve essere capito analogicamente).
Quando dico: “sono io che faccio questo”, io manifesto la mia appartenenza a quello che chiamo me, ma se concentro la mia attenzione su questo me, vedrò il mondo della manifestazione allontanarsi, e poco a poco mi sposterò e mi affermerò nell’ “IO”, l’”IO” che senza sosta è presente, ma dal quale sono separato la maggior parte del tempo.”
Mr. Gilbert Levesque

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Mad.me Michèle Thomasson

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